Le fasi di trattamento in un impianto di tipo chimico fisico, trovano ampia applicazione in quei casi in cui il refluo da trattare in ingresso all’ impianto di depurazione, sia caratterizzato da un contenuto di sostanze inquinanti prevalentemente di tipo inorganico, od organico difficilmente o non biodegradabile.
Gli inquinanti come il tensioattivo o il Cod refrattario, sono costituiti da macromolecole che per effetto dell’azione combinata dell’acqua ossigenata e del solfato ferroso e/o del cloruro ferroso vengono chimicamente distrutti per ossidazione radicalica, con trasformazione dei gruppi funzionali in gruppi carbossilati.
La reazione che avviene nell’ impianto di depurazione chimico fisico dotato di reazione Fenton è che i radicali liberi presentano una forte capacità ossidante e aggrediscono le molecole organiche in particolare in corrispondenza dei legami insaturi spezzando le catene più lunghe e ossidando i gruppi funzionali presenti nelle acque dell’ impianto di depurazione chimico fisico.
Il processo di depurazione Fenton che utilizza questo sistema di reazione chimica offre il vantaggio di essere di facile conduzione di non essere sensibile a variazioni brusche del carico inquinante in ingresso risultando essere molto flessibile in quanto la taratura e l’ impostazione del dosaggio dei reagenti permette un campo piuttosto esteso di trattamento.
Il sistema di depurazione chimico fisico che impiega il processo Fenton ha un’alta resa di trattamento nei confronti delle sostanze organiche e trova largo impiego in quei casi dove la presenza di tensioattivo e di Cod è elevata.