L’omogeneizzazione delle acque e la loro equalizzazione è una fase necessaria negli impianti di depurazione del tipo chimico fisico quando le variazioni degli inquinanti sono molto elevate e presentate in tempi ristretti.
Nei processi industriali gli scarichi inviati a un impianto di depurazione presentano spesso una discontinuità, questo può portare a delle problematiche al trattamento di depurazione dovute alla variazione dei tempi di contatto.
A questo si aggiunge che i processi produttivi possono avere una variabilità nelle caratteristiche e i reflui da depurare con grandi diversificazione, questo rende il processo di depurazione chimico fisica più difficoltoso.
I sistemi di contenimento e di omogeneizzazione sono costituiti da vasche di equalizzazione, questo permette in un impianto di depurazione chimico fisico o biologico di regolarizzare le portate degli impianti di depurazione e di affinare e migliorare i consumi dei reagenti chimici necessari.
Gli approcci per dimensionare un sistema di omogeneizzazione di un impianto chimico fisico, dopo la valutazione dell’intero processo di lavorazione, sono sostanzialmente due, la prima è che risulta necessario conoscere le portate di picco e la loro durata, questo permetterà di dimensionare un polmone adeguato a contenere la differenza del volume eccedente alla portata idrica dell’impianto di trattamento di depurazione chimico fisico.
La seconda stima è la differenziazione della concentrazione degli inquinanti che l’intero processo produttivo detiene, in questo caso è necessario progettare un volume di invaso inferiore ma sufficiente per avere un livellamento degli inquinanti in ingresso all’impianto di depurazione.