L’industria galvanica utilizza dei bagni chimici per eseguire l’elettrodeposizione dei metalli contenenti cianuro.
La presenza di cianuro nel processo di elettrodeposizione è necessario e viene utilizzato come prodotto veicolante per permettere la corretta reazione chimica e renderla bilanciata nel tempo.
I reflui prodotti presentano una piccola percentuale di cianuro che va ossidato.
L’ossidazione dei cianuri e dei cianati CN e CNO viene eseguita normalmente con ipoclorito di sodio in quanto risulta essere economico.
La reazione chimica della decianurazione è possibile gestirla con appositi lettori di Redox, i tempi di ossidazione del cianuro sono di circa 30 minuti se il pH risulta essere superiore a 10,50, è per questo motivo che lo stadio di decianurazione negli impianti di trattamento acque deve essere accompagnato dal dosaggio di soda caustica controllata da lettore di pH.
La reazione di ossidazione dei cianuri è la seguente, CN- + ClO- + H2O = ClCN + 2 OH- + ClCN + 2 OH- = CNO- + Cl- + H2O, al termine della reazione l’acqua trattata acquisisce un colore che va dal verde al blu intenso, colorazioni brune testimoniano un eccesso di cloro libero residuo.
Altri sistemi di decianurazione in un trattamento delle acque, sono eseguiti con acqua ossigenata, questo sistema non produce salinità aggiuntiva ma risulta poco vantaggiosa per l’alto costo dell’acqua ossigenata.
Altra alternativa da utilizzare negli impianti di depurazione, è l’uso dell’ossidazione avanzata con l’uso di ozono che distrugge immediatamente il cianuro senza residui chimici secondari, questo sistema è il più efficiente, l’unico svantaggio che non permette la diffusione di questa tecnologia è il costo iniziale dell’investimento.