La disidratazione dei fanghi proveniente da un sistema di depurazione acque può essere eseguita in vari modi.
La disidratazione che risulta efficiente e poco impegnativa economicamente su impianti di piccole dimensioni è la disidratazione a sacco drenante.
Questo tipo di disidratazione fanghi viene anche chiamata “a gravità” e raccoglie i fanghi in appositi sacchi drenanti.
La disidratazione a sacco risulta economica, alcuni sacchi filtranti raccolgono il fango che per gravità si libera dall’acqua e disidrata i fanghi immessi al suo interno, questa soluzione è scelta quando la produzione dei fanghi è esigua ed è perfetta per piccoli impianti di depurazione.
I sacchi filtranti per disidratare i fanghi hanno il limite che è dato dal tempo necessario a percolare l’acqua, il numero di unità drenanti, e la tipologia di tessuto utilizzato è molto importante per garantire un corretto e veloce drenaggio dell’acqua.
Il sacco drenante è costruito in polipropilene, ha una efficienza elevata di drenaggio dell’acqua e permette la percolazione del liquido e dell’umidità residua.
La capacità di filtrazione del sacco drenante normalmente utilizzato è di circa 70- 100 µm che si adatta alla maggior parte dei fanghi, la capacita utile del sacco drenante è di 85 litri.